domenica 19 dicembre 2010

Neve: Toscana in ginocchio, disorganizzazione totale

Nonostante l'allerta meteo fosse stata diramata con largo anticipo, la nevicata di Venerdì passato ha messo in ginocchio la Provincia di Siena e la Toscana tutta. Eppure si è trattato di un evento che rientra nella normalità, con precipitazioni nevose che sono arrivate al massimo a 25 cm in zone più vicine alle montagne, ma non nelle nostre.
Bloccati praticamente tutti i mezzi di trasporto. Treni e bus soppressi in tutta la Toscana, bloccata l'autostrada A1, il raccordo autostradale Firenze-Pisa-Livorno, bloccata anche la Siena-Firenze e molte strade urbane ed extraurbane. Centinaia di automobilisti hanno addirittura passato la notte in auto, e nonostante alcune radio abbiano detto che "venivano distribuite bevande, alimenti e coperte", in realtà niente di tutto questo è stato fatto. A dimostrazione numerosissime testimonianze dei cittadini che non hanno visto nemmeno l'ombra dei soccoritori.
Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la nostra Amministrazione Provinciale accusano la cattiva gestione delle Ferrovie dello Stato e degli altri enti: Rossi annuncia addirittura una "class action", ma la realtà è che questi amministratori non hanno intrapreso le giuste misure preventive, come lo spargimento di sale, che tuttora, a ben 36 ore dalla nevicata, non risulta essere stato fatto in moltissime strade, alcune di queste, molto transitate. Il risultato? Una nevicata di dimensioni "ordinarie" ha provocato, in Toscana, gravissimi disagi e addirittura un morto nella Siena-Perugia. Di tutto questo dobbiamo ringraziare solo il pressappochismo e la cialtroneria dei nostri amministratori. Caratteristiche che ultimamente sono sempre più evidenti nelle loro azioni.

lunedì 8 novembre 2010

L'Amministrazione Comunale annuncia che l'opposizione è malata di NIMBY

Ora l'Amministrazione Comunale ci dichiara tutti vittime dell'effetto NIMBY (Not In My Back Yard -> Non nel mio giardino). A me invece sembra piuttosto che stiano cercando di far prevalere la loro assurda logica di gestione del nostro territorio facendosi scudo di apparenti verità legate al mondo della psicologia. Del resto anche la frase "Non posso accettare questo comportamento" dimostra già da sé l'arroganza dei nostri amministratori.
In ogni caso mi sento di dire che forse la nostra Amministrazione Comunale non sa che l'effetto NIMBY è provocato per prima cosa dalla carenza di informazione ai cittadini. Se i rapporti con questi ultimi fossero stati  impostati in maniera più aperta, anche in accordo con la legge 2001/42/CE che invita gli amministratori a consultarli e ragguagliarli preventivamente nel caso di interventi a grande impatto ambientale, probabilmente molte contestazioni verrebbero mitigate.
A tal proposito, secondo quanto riportato dal primo "Convegno Nazionale Nimby Forum" tenuto a Roma il 6 luglio 2005, in Italia solo nel 3% dei casi sono state avviate iniziative di ascolto nei confronti delle comunità locali prima dell'inizio dei lavori.
Inoltre la facile attribuzione della qualifica di NIMBY alle opposizioni ad un progetto può squalificare a priori le eventuali valide argomentazioni portate contro il progetto stesso, ad esempio le critiche su vari aspetti del piano, dall'impatto ambientale alle valutazioni sulla sua effettiva utilità fino alle osservazioni in merito agli interessi economici che lo supportano.
Pertanto, l'argomento NIMBY si presta ad essere usato pretestuosamente e principalmente da tutti quelli che, ad ogni costo e contro ogni logica sensata, vogliono sostenere certi progetti nonostante il parere contrario della maggioranza dei cittadini. Che si parli di centrale a biomasse o ripetitori telefonici non cambia il modo di agire di questa Amministrazione Comunale. Altro che trasparenza.

sabato 9 ottobre 2010

Centrale a biomasse, la forza della verità: sconcerto e indignazione sulla menzogna

Esprimo profondo sconcerto su quanto riportato da Francini, segretario del PD di Sinalunga.  L’oggetto di questa mia reazione è l’affermazione secondo la quale il partito da lui rappresentata sarebbe sempre stata contrario alla centrale a biomasse di via delle Persie a Sinalunga. Il mio sconcerto si trasforma subito in indignazione, stesso sentimento provato anche dalle centinaia di persone che hanno attentamente seguito questo argomento.
(http://www.ilcittadinoonline.it/index.php?id=32742)

Forse Francini si è dimenticato di tutte le dichiarazioni che sono state fatte prima del 19 agosto di quest’anno? E’ quella infatti la data in cui il PD comunale ha iniziato improvvisamente ad accodarsi sulle posizioni del Popolo della Libertà facendo votare un documento dall’assemblea del PD stesso che esprimeva “preoccupazione per la probabile realizzazione di una centrale a biomasse nella zona de Le Persie a Pieve di Sinalunga” (fonte: Il Cittadino del 19 agosto).

Probabilmente Francini punta sul fatto che la pausa estiva abbia un po’ annebbiato i ricordi dei cittadini di Sinalunga. In questo caso ci tengo ad informarlo che non è così: tutti ricordiamo benissimo che la posizione iniziale del PD e dei suoi alleati era diversa. Tutti ricordiamo la frase da lui pronunciata e riportata sul Cittadino del 10 giugno: “La salute dei cittadini, l’ambiente e la sicurezza sanitaria sono falsi allarmismi”.

Altri esempi che ci dimostrano quanto questa coalizione di centro-sinistra fosse stata favorevole all’impianto a biomasse di Sinalunga li ritroviamo anche nelle parole di Gabriele Berni, Assessore Provinciale all’Ambiente. In occasione dell’incontro pubblico “Energie rinnovabili e sostenibilità ambientale” (12 luglio, Sinalunga, Teatro Ciro Pinsuti) cercò di rassicurare i cittadini che la loro salute non sarebbe stata compromessa da questo impianto (fonte: Corriere di Siena del 14/07/2010).
Nello stesso articolo troviamo scritto che “l’Amministrazione Comunale ha ben accolto l’iniziativa dell’imprenditore (della costruzione della centrale a biomasse) e rimane in attesa di formale richiesta DIA per approvare definitivamente il progetto”.

A sostegno di quanto scritto dal Corriere di Siena sulle posizioni del centro-sinistra il fatto che la maggioranza comunale, proprio espressione di PD e alleati, nella sede istituzionale del Consiglio Comunale del 12 luglio, aveva votato contro un nostro Ordine del Giorno in cui impegnavamo il Sindaco e la Giunta “a non concedere nulla osta per la realizzazione di detto impianto fino a quando non si sarà individuata una locazione più consona per lo stesso, e fino a quando gli studi scientifici non daranno certezze per la salute dei cittadini in merito alle polveri sottili ed elementi inquinanti contenuti nei fumi di emissione di detti impianti.”. In sostanza chiedevamo “il voto favorevole unanime al presente documento affinché venga salvaguardata la salute dei nostri cittadini”.

Ma allora cosa dobbiamo pensare dopo il cambio di rotta della coalizione di centro-sinistra? Noi del Popolo della Libertà abbiamo vinto una battaglia? Le posizioni dell’Unione Comunale di centro-sinistra sono cambiate perché nel Comune di Sinalunga erano diventate minoranza? Non c’è dato ancora saperlo: questa la misura della confusione che regna all’interno della maggioranza di governo locale.
Quello che possiamo intuire da quanto sta accadendo è che questa Amministrazione Comunale e più in generale tutta la Provincia sta subendo una grandissima perdita di consenso che non riguarda più solo l’argomento “centrale a biomasse a Sinalunga”. Quello che possiamo vedere è il loro repentino e improvviso cambio di posizione sulle più svariate questioni riguardanti il territorio. Quello che noi vogliamo dire è che non ci si improvvisa difensori del territorio e della salute, non si può essere ambientalisti ad intermittenza. Occorre piuttosto una seria politica ambientale e di tutela del territorio, di cui noi del Popolo della Libertà siamo sempre stati protagonisti.

Vogliamo ribadire la nostra posizione: no a questa centrale a biomasse in nome della tutela della salute dei cittadini. Non ci interessa il primato rispetto a chi è intervenuto per primo sull'argomento, ma ci preme piuttosto la verità dei fatti e soprattutto il risultato finale della nostra battaglia.

Quindi, in risposta a Francini, rileviamo che al governo del Comune c’è il centro-sinistra, con la forza numerica per le decisioni e constatiamo che in Consiglio Comunale prevale  purtroppo la logica dei numeri anziché quella del buon senso. Dati questi presupposti non ci resta che continuare ad informare i cittadini sull’andamento altalenante di questa maggioranza. Informazione ogni volta suffragata da documenti e articoli di giornali locali. Il nostro comportamento non equivale perciò a prendere posizioni strumentali o a fare del terrorismo, ma è piuttosto mirato a fare una corretta informazione, in virtù della quale tutti i cittadini possano costruirsi una opinione libera.

venerdì 1 ottobre 2010

Circolo Culturale Triskelys

Annuncio oggi la nascita del Circolo Culturale Triskelys, di cui mi onoro esserne il Presidente. Il Circolo Culturale Triskelys si ispira ai principi di democrazia e libertà, che sono riconoscibili nelle idee della stragrande maggioranza delle persone, di qualsiasi estrazione e credo politico e propone lo sviluppo economico, civile e sociale dell'intera collettività, secondo il principio per cui le persone e le comunità devono avere il diritto di realizzare una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato, grazie all’iniziativa personale di ogni suo componente. Il motivo dominante e ricorrente dell’attività di Triskelys è costituito dal concetto di “Libertà”, intesa come libertà del cittadino, entità individuale inserita in una collettività. Triskelys proclama quindi la suprema difesa della Libertà dell’individuo e si prefigge lo scopo di promuovere la partecipazione all’attività politica e sociale del cittadino al fine di alimentare una viva corrente di opinioni capace di indirizzare la vita artistica, culturale, economica e morale del Paese. La vera Libertà, in questo senso, viene considerata quella che rende ogni persona responsabile delle proprie azioni, in accordo con la propria coscienza, di fronte alla comunità a cui appartiene ed alle generazioni future, le quali devono essere poste nelle condizioni di vivere in armonia con l’ambiente naturale. Ogni essere umano è dunque chiamato ad amministrare i beni naturali con saggezza e non sulla base dei suoi specifici interessi. Triskelys difende la famiglia, considerata il nucleo fondamentale della nostra società, la tradizione italiana, la dignità nazionale, i principi liberali e riformatori, le radici cristiane e il valore dello Stato al di sopra di tutte le competizioni di parte, combatte ogni forma di abuso, di sperpero e di privilegio nell’amministrazione del pubblico denaro, rivendicando il diritto di controllo e l’interesse del cittadino quale contribuente e quale consumatore. Questo Circolo Culturale promuove in ogni campo i valori del merito e della qualità, lo spirito di innovazione, l’iniziativa privata contro ogni forma di dirigismo, la libera espressione e l’originalità di ogni donna e di ogni uomo, ponendosi a loro difesa nei confronti del conformismo e delle pressioni provenienti dalle pseudoculture massificate. Promuove una società che si prenda veramente cura dei più poveri e dei più deboli, non divisa tra ricchi e poveri, tra forti e deboli, una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato. A tal fine difende l’idea per cui le persone hanno il dovere di provvedere a se stesse e di aiutare il prossimo in difficoltà, secondo il principio morale della responsabilità. Tali scopi saranno perseguiti attraverso dibattiti, incontri, conferenze, congressi, corsi di formazione, seminari, attività sportive, iniziative editoriali, viaggi e qualsivoglia altra attività in coerenza con le finalità, i principi e le direttive del Circolo stesso. La costituzione del Circolo Culturale Triskelys vuole quindi essere un sistema per iniziare un percorso in cui si miri non solo alla soluzione dei problemi del territorio, ma anche all'individuazione di metodi in cui le esigenze dei cittadini si trovino al primo posto.

venerdì 10 settembre 2010

Storia dei fatti sulla centrale a biomasse di Sinalunga. La verità vince sempre sulla menzogna.

Credo che l'inizio del mese di settembre, dopo le ferie estive, sia l'occasione giusta per ripercorrere i punti salienti relativi alla nostra battaglia contro questa centrale a biomasse il Loc. Le Persie a Sinalunga.
Vedo in atto, da parte di nuovi gruppi nati per contrastare questo impianto, se non per ragioni più oscure che nulla hanno a che vedere con la preoccupazione per la salute pubblica, il tentativo di avocarsi il primato sulla lotta. Ritengo che tale primato sicuramente non basti per affermare di stare dalla parte dei cittadini, che piuttosto auspicano una non realizzazione della centrale in prossimità del centro abitato.
E’ noto anche il mio pensiero su questi improvvisati gruppi: una battaglia politica si conduce con le armi proprie della politica, il becerìo e lo schiamazzo non portano a niente di costruttivo e danno solo quella visibilità di cui alcuni hanno bisogno perché, altrimenti, cadrebbero nel dimenticatoio.
Il PdL di Sinalunga ad oggi riconferma la propria contrarietà a questo impianto, lo fà a gran voce rimanendo però nei contenuti e negli argomenti di pertinenza: non in questa collocazione, non senza la certezza che nulla di male possa accadere alla salute dei cittadini del territorio. L’azione di strada o di piazza, che certamente è cosa importante, deve anche vedere un impegno diretto del dibattito consiliare, senza il quale ogni parola è sterile ed ogni azione rischia di essere nulla.
Mi preme quindi ristabilire la verità delle cose, perché ritengo che l’informazione debba essere libera dai pregiudizi di parte e che i cittadini di Sinalunga abbino il diritto di sapere come si sono sviluppati gli eventi. Sarà un elenco lungo e forse risulterà anche un po' noioso, ma è assolutamente necessario che i fatti veri non siano dimenticati in favore di quelli presunti tali. Ringrazio quindi fin da ora chi avrà la pazienza, la cultura civica e anche la passione di seguirmi in questo viaggio.

20 MAGGIO - Il PdL di Sinalunga viene a conoscenza di alcuni documenti relativi alla costruzione di una centrale a biomasse a Sinalunga.

25 MAGGIO - Alle ore 10 presso il Suap a Torrita di Siena viene indetta una riunione straordinaria a cui partecipano alcuni rappresentanti degli organi locali competenti, alcuni esponenti della provincia, l’ingegner Alberto Flori (firmatario del progetto tecnico), Botarelli Claudio (presente in delega dell’imprenditore Spanò, interessato alla realizzazione della centrale), alcuni esponenti del PdL, fra i quali Massimo Mori (Consigliere Provinciale PdL con delega all’ambiente), Duccio Angioletti (Consigliere Comunale PdL, membro della Commissione Comunale Unione dei Comuni).
Il PdL si dichiara immediatamente contrario alla realizzazione di questo impianto poiché non offre le necessarie garanzie sulla tutela della salute dei cittadini di Sinalunga e dei Comuni limitrofi. Dal verbale di tale seduta risulta che la Commissione sospende ogni decisione poiché, in base alla documentazione presentata, non ci sono garanzie sufficienti per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione del progetto. Il fascicolo viene quindi rinviato alla Provincia per monitorare la nuova documentazione richiesta.

26 MAGGIO - Nasce su mia iniziativa, su facebook, il primo gruppo contro qla centrale, denominato “Sinalunga: no alla centrale a biomasse” (http://it-it.facebook.com/group.php?gid=111668162211143&ref=ts), in cui anche il Sindaco Botarelli sente il bisogno di intervenire, dichiarando di essere contrario alla realizzazione di questo impianto, ma di non avere la possibilità di opporvisi con mezzi istituzionali e legislativi.
L’attività del gruppo cresce fino a contare i 671 membri di oggi e prosegue a tutt’oggi la sua attività di contrasto.

31 MAGGIO - Il PdL di Sinalunga prepara un documento per far inserire all’ordine del giorno del successivo Consiglio Comunale il punto “in merito all’impianto di cogenerazione di biomasse in Loc. Le Persie - Sinalunga”, in cui viene chiesto l’impegno del “Sindaco e della Giunta a non concedere nulla osta per la realizzazione di detto impianto fino a quando non si sarà individuata una locazione più consona per lo stesso, e fino a quando gli studi scientifici non daranno certezze per la salute dei cittadini in merito alle polveri sottili ed elementi inquinanti contenuti nei fumi di emissione di detti impianti (...) Chiediamo quindi il voto favorevole unanime al presente documento affinché venga salvaguardata la salute dei nostri cittadini”.
Si tratta, in sintesi, di far leva sul senso di responsabilità del Sindaco, che è il garante della salute di tutti i cittadini.

3 GIUGNO - Viene protocollata in Comune la richiesta PdL di inserimento del punto “in merito all’impianto di cogenerazione di biomasse in Loc. Le Persie - Sinalunga”.

PRIMI 15 GIORNI DI GIUGNO - Vengono rilasciati, su vari giornali locali, comunicati stampa a firma PdL (sul Corriere di Siena viene trascritto l’intero testo del punto inserito nella discussione in Consiglio Comunale, che evidenzia il disappunto del PdL sulla costruzione della centrale in Loc. Le Persie), della Lega Nord, del Club del Borgo e del Sindaco di Sinalunga.

9 GIUGNO - L’Associazione Don Chisciotte, che fino ad ora si è occupata della questione relativa alla privatizzazione delle società di manutenzione degli acquedotti, inizia a documentarsi sulla questione della centrale a biomasse di Sinalunga, come risulta da una risposta ad un post sul suo profilo di Facebook (http://www.facebook.com/associazione.donchisciotte?v=wall&ref=search).

29 GIUGNO - Il Sindaco di Sinalunga partecipa ad  una riunione, a Cortona, insieme ad altri  rappresentanti dei Comuni della Valdichiana. Si inizia a parlare di un documento-bozza di proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare sulla messa in opera di impianti a biomasse (http://www.comitatotuteladicortona.org/leggepagina.html).

30 GIUGNO - Consiglio Comunale a Sinalunga. Il punto dell’Ordine del Giorno richiesto dal PdL non viene inserito dall’Amministrazione Comunale: ci dicono che hanno scadenze prioritarie riguardanti il Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico Comunale.

12 LUGLIO - Consiglio Comunale a Sinalunga: viene inserito nell’Ordine del Giorno il punto “in merito all’impianto di cogenerazione di biomasse in loc. Le persie - Sinalunga” presentato dal PdL in data 3 Giugno. In riunione viene letto il documento dal Capogruppo Nonni Maurizio e posto alla votazione: 13 contrari (tutto il Gruppo Consiliare “Centro Sinistra per Sinalunga”) e 7 favorevoli (Gruppo Consiliare “Sinalunga per le Libertà” - 6 Consiglieri Comunali - e Gruppo Consiliare “Lista Civica-Insieme per Sinalunga” - 1 Consigliere Comunale).
Il punto non viene approvato e non viene assunto dall’Amministrazione Comunale l’impegno “a non concedere nulla osta per la realizzazione di detto impianto fino a quando non si sarà individuata una locazione più consona per lo stesso, e fino a quando gli studi scientifici non daranno certezze per la salute dei cittadini in merito alle polveri sottili ed elementi inquinanti contenuti nei fumi di emissione di detti impianti”.
Cosa significa? Significa che i Consiglieri di maggioranza non sono d’accordo sul documento e quindi sono favorevoli alla costruzione dell’impianto.
Passa invece una “Disciplina transitoria in merito alla realizzazione di impianti a terra per la sola produzione a fini commerciali di energia elettrica da fonti rinnovabili in aree riconosciute agricole dal vigente P.R.G.” e la “Proposta di legge Regionale di iniziativa popolare concernente: Norme per l’istallazione e la messa in opera di impianti a biomasse”, in cui vengono riportate, per la quasi totalità degli articoli, le attuali disposizioni relative alla Legge 99, cosiddetta Gasparri, “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” (http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09099l.htm).

12 LUGLIO - Al teatro Ciro Pinzuti di Sinalunga, il PD comunale organizza un incontro sul tema “Energie rinnovabili e sostenibilità ambientale”, in cui viene affermata la bontà ed i benefici riguardanti le centrali a biomasse.
Intervengono: 
- Andrea Francini-Coordinatore Comunale PD Sinalunga 
-  Riccardo Agnoletti-Assessore Ambiente Comune di Sinalunga 
-  Gabriele Berni-Assessore Ambiente Provincia di Siena 
-  Fabrizio Vigni-Coordinatore Nazionale Ecologisti Democratici 
-  Piero Baronti-Presidente Legambiente Toscana 
-  Beppe Croce-Segreteria Legambiente Toscana 
-  Simone Bastianoni-Professore Dipartimento di Chimica Università di Siena 
-  Leonardo Maiellaro. Responsabile Tecnico APEA 
-  Loredana Terzello- Responsabile Centro trasferimento tecnologico energie rinnovabili 

MESE DI LUGLIO - Sul Tg di Tele Idea passa la mia intervista nella quale ribadisco la necessità della tutela della salute dei cittadini di Sinalunga e dei Comuni limitrofi e chiedo la non realizzazione di questo impianto in prossimità delle abitazioni. Denuncio il pericoloso dualismo del PD che a livello provinciale si dice favorevole a questa centrale a biomasse, mentre il Sindaco di Sinalunga, espressione del centro sinistra, ha più volte espresso la sua contrarietà alla realizzazione.
Vengono pubblicati sui vari giornali locali alcuni articoli riguardanti le varie posizioni dei partiti sull’argomento delle fonti di energia alternative e/o rinnovabili.

MESE DI AGOSTO - Continua la pubblicazione sui vari giornali locali  di articoli riguardanti le varie posizioni dei partiti sull’argomento delle fonti di energia alternative e/o rinnovabili.
L'Associazione Don Chisciotte realizza un volantino informativo di denuncia contro la centrale a biomasse senza proporre nulla di concreto sulle modalità con cui condurre l'attività di contrasto. Si limitano ad affermare: “Cosa proponiamo? Chiediamo a tutti i cittadini di prendere coscienza del problema ad attivarsi per alzare il livello della discussione in tutto il nostro comune e nei paesi confinanti, parlarne nelle Associazioni di cui facciamo parte, discuterne nei Partiti ai quali si è iscritti, far presente il nostro pensiero agli amministratori e politici che ci rappresentano. Un moto civile e compatto dovrà essere la base su cui le autorità competenti in materia facciano leva per dare parere negativo alla realizzazione di questo impianto”.
Belle parole, ma manca, a mio parere, l'indicazione di cosa fare sul piano pratico.

4 SETTEMBRE - Il PD di Sinalunga si accoda a quelle che è stata fin dall’inizio la posizione del PdL: viene espressa “preoccupazione in relazione all’ubicazione della centrale, chiedendo all’amministrazione comunale di Sinalunga di mettere in campo tutte quelle misure di controllo e di monitoraggio che salvaguardino la salute dei cittadini e tutelino l’ambiente”.

5 SETTEMBRE - Il PD di Sinalunga afferma: “L’unica differenza rispetto alle posizioni di alcuni mesi fa è la preoccupazione rispetto all’ubicazione della centrale stessa. Se questa posizione trovasse una condivisione anche nel PdL, e ci pare sia così, siamo pronti a condividere un percorso incentrato sulla corretta informazione, sulla richiesta di controlli e maggiori garanzie. Il PD sta, come sempre, dalla parte dei sinalunghesi”.
Ritengo che sia doveroso da parte del PdL dialogare con il PD per trovare una soluzione alla preoccupazione sulla salute dei cittadini. Ritengo anche che i “paladini” della salvaguardia della salute pubblica, “sempre dalla parte dei sinalunghesi”, non avrebbero dovuto prendere quelle posizioni di scontro frontale nei mesi passati, ammettendo ora che erano sbagliate.

7 SETTEMBRE – Lega Nord e Lista Civica-“Insieme per Sinalunga” annunciano “una raccolta firme per proporre un referendum sulla possibilità di avere una centrale di biomasse nel proprio territorio”.

Sempre per amore di informazione corretta è mio desiderio informare tutti i cittadini che non è possibile promuovere un referendum contro l’iniziativa imprenditoriale di un libero cittadino. Questo modo di parlare alla gente genera aspettative che diventano frustrazioni, crea probabilmente consenso verso chi lo propone, ma serve solo per generare personalismi che niente di positivo portano verso la causa che il PdL sta supportando.

lunedì 9 agosto 2010

Uno sguardo alla situazione politica nazionale

Quel che impressiona nella scena politica italiana che si svolge sotto i nostri occhi è come i cosiddetti professionisti appaiano sempre più balbettanti e incapaci di un’iniziativa in qualche modo coerente, mentre il "dilettante" Silvio Berlusconi sembra ancora ben in grado di rivolgere una proposta diretta al Paese e dimostra di non temere in alcun modo il giudizio degli elettori.
Il povero Pier Luigi Bersani, in pochi giorni, è passato dalla convinzione della necessità di un "governo che faccia la riforma elettorale" al lancio di un "governo  Tremonti" prima, a un governo di Cln contro Berlusconi dopo: un chiaro stato di  confusione mentale in cui è evidente come gli incubi del segretario del Pd siano più determinati dai vari Nichi Vendola e Sergio Chiamparino che dal centrodestra.
Anche Gianfranco Fini, descritto sovente come un politico raffinato da  tanti editorialisti e dai suoi più colti consiglieri, non è in grado di  mandare un qualsiasi tipo di messaggio definito alla nazione: un giorno è bipolarista, un altro tripolarista; un giorno è per il maggioritario e presidenzialista, l’altro ultraparlamentarista e proporzionalista. Garantista con Raffaele Lombardo, giustizialista con Nicola Cosentino;  ultralaicista, ma al carro di Pierferdinando Casini; severo con le case  di Claudio Scajola, ma scanzonato con le ville di Montecarlo; durissimo con l’illegalità, tranne che con quella dei clandestini.
Le menti di "FareFuturo" si sono subito accodate, lasciandosi alle spalle l’ultimo pezzo di coerenza che il pensatoio di (presunta) destra ancora conservava: arrivando a rivalutare le campagne di odio anti Cav di Mauro e Travaglio, FFwebmagazine, il periodico della fondazione presieduta da Gianfranco Fini, si è ormai posto più a sinistra della stampa di sinistra.
Sono altresì evidenti le difficoltà che il centrodestra ha e ha avuto nel formare un ceto politico nuovo sotto il fuoco di settori della magistratura che vogliono governare tutto e che non si sono tirati indietro dal destabilizzare persino il governo Prodi per i loro giochi di potere. Ma il berlusconismo e la Lega Nord alla fine riescono invece a trasmettere un messaggio di una qualche solidità, perché esprimono forze reali, vicine alla gente, perché danno rappresentanza a istanze di fondo di una società che non vuole più essere regolata dall’alto (magari da un potere in toga), bensì vuole essere libera e aperta.
L’Italia che lavora, compresi larghi settori operai, pur con tutte le contraddizioni che non mancano, si identifica con le forze politiche del centrodestra e non le utilizza per esprimere pura protesta o nostalgia, ma ne identifica una funzione reale. Le altre lobbies sono invece ormai lontane anni luce dalla gente.

lunedì 2 agosto 2010

La meglio gioventù

Sabato 24 luglio Sinalunga e la Valdichiana hanno assistito ad una serata interamente dedicata alla musica presso uno Sugar Bar con il pienone delle grandi occasioni. Galaxy Party il nome scelto per coniugare l’immensità del cielo soprastante al palco con la magia delle canzoni. A fare da apripista un duo d’eccezione, i Malarum (voce Mirko Pimponi, chitarra Gabriele Marini), che hanno sapientemente fatto vibrare le giuste corde degli spettatori: canzoni urlate contro il cielo, levigate da un testo modernamente romantico. Alle 22 l’ingresso in scena degli Strawberry Overdrive (www.myspace.com/strawberryoverdrive), gruppo locale, con intenzioni importanti nel panorama della musica. Produttori di questo gruppo il musicista Riccardo Cherubini, fresco di album appena uscito e Alberto Gerli, titolare di una importante sala d’incisioni, la A.G. System, situata nel Comune; componenti della band Giacomo Fontani (voce e chitarra), Francesco Betti (basso) e Simone Ciacci (tastiere, campionamenti elettronici). Il suono del loro rock elettronico ha invaso il locale, mentre l’impianto luci regalava ologrammi che molto ben interpretavano l’atmosfera onirica che si era creata. Notevole è stata la scelta di Fontani di cantare dietro ad una maschera illuminata da led azzurri, come a creare un moderno guerriero, dall’aria vagamente western, a difesa della musica ben suonata e interpretata, contro una certa deriva priva di contenuti e stilisticamente povera di altri gruppi, anche noti, che durano per una sola stagione. La serata è stata all’insegna del divertimento sano, grazie alla carica fortemente positiva di questi ragazzi che si sono impegnati per creare un evento di cui si parlerà ancora a lungo.

martedì 13 luglio 2010

Il Coordinamento Comunale PdL risponde sulla polemica sicurezza

In merito alla recente polemica sulla sicurezza apparsa sui giornali locali il PdL di Sinalunga precisa che la sua posizione rimane critica verso la scarsa attenzione sul problema manifestata fino a qui dalla maggioranza locale. La percezione della sicurezza sul territorio cittadino ha sicuramente avuto un netto calo in riflesso ai furti avvenuti a Sinalunga, due dei quali nello stretto giro di 24 ore, alle aggressioni che sono andate ad aggiungersi agli eventi di cui prima, e a vari fenomeni simili a cui tutta la provincia di Siena ha dovuto assistere e assiste ancora in questi giorni. Dalla stampa locale apprendiamo che l’amministrazione comunale si avvia verso l’installazione di 23 (ventitre) telecamere nei maggiori centri abitati. Riteniamo positiva l’iniziativa, anche se ci era sembrato di capire che per la maggioranza locale non esistessero problemi tali da giustificare l’utilizzo di questa tecnologia. Dispiace piuttosto leggere, nelle stesse cronache locali, notizie di furti e aggressioni e sentire le istituzioni cittadine ripetere ancora che i fatti delinquenziali in Provincia di Siena sono in netto calo. Ci auguriamo che tale iniziativa trovi applicazione nel più breve tempo possibile, prima che si arrivi a situazioni ancora più critiche. Dispiace inoltre rilevare che l’attuale amministrazione comunale si impegni a risolvere i problemi dei cittadini solo quando viene attaccata, per questo ribadiamo il nostro impegno: vigilare sull’operato altrui e accogliere le esigenze delle persone.

martedì 6 luglio 2010

La sicurezza del Comune di Sinalunga

A Sinalunga, durante l’ultimo Consiglio Comunale avente come punto principale la discussione sul piano strutturale, si è consumato l’ennesimo atto teatrale nei confronti di un tema che i cittadini sentono sempre più vicino: la sicurezza. La comunità della provincia senese si è trovata, in questi ultimi tempi, di fronte a quella che potremo definire una escalation di rapine, culminata nelle due avvenute proprio a Sinalunga nello spazio di 24 ore, in cui si è verificata anche l’aggravante della violenza sui proprietari degli immobili. Per questo evento il Sindaco nei giorni scorsi è stato attaccato da numerosi utenti del social network Facebook, a cui ha, in certe occasioni, sentito il bisogno di rispondere direttamente dall’interno della stessa comunità virtuale. Nella sede istituzionale del Consiglio Comunale ha ribadito che “Sinalunga è un Comune sicuro (…) io del resto ho l’obbligo di partecipare alle sedute sulla pubblica sicurezza, ma non posso sapere tutto”. Di tutt’altra opinione circa 100 cittadini intervistati che, invece, dichiarano di avvertire una vera e propria mancanza di attenzione dell’Amministrazione comunale di fronte a quello che ormai considerano un vero problema per la convivenza civile. Sempre durante lo stesso Consiglio Comunale il Sindaco consiglia di dotarsi di un sistema d’allarme efficace per le proprie abitazioni, mentre gli stessi cittadini intervistati sono invece concordi nell’affermare la necessità di un piano sicurezza comunale, comprendente telecamere nei punti strategici ed il cui costo totale si aggirerebbe intorno ai 140000 euro. Particolare che molti fanno notare è l’installazione di un sistema di telecamere lungo il sottopassaggio pedonale della stazione, costato circa 7000 euro, ma che a tutt’oggi non è funzionante perché il Comune non ha ancora ritirato dall’azienda installatrice le chiavi che danno l’accesso alla sala comandi.
Per concludere: la sicurezza dell'attuale Amministrazione Comunale può essere solo quella di aver perso consenso fra i cittadini

martedì 29 giugno 2010

Il punto sulla questione della centrale a biomasse di Sinalunga. Ordine del giorno al Consiglio Comunale proposto dal PdL

E' giunto il momento che mi soffermi maggiormente sulla situazione ambientale del nostro territorio, su come sfruttamento e distruzione siano in uno stato avanzato, con un grave pericolo per la salute dei cittadini.
Non bastavano la discarica delle Macchiaie, la discarica di gomme abusive a Rapolano (bruciata dolosamente),i fanghi da depurazione sparsi su tutto il territorio senese, l'elettromagnetismo delle antenne per i cellulari (a Bettolle). Ora è venuto il momento per la maggioranza comunale di Sinalunga di avallare la costruzione di una centrale a biomasse in via delle Persie.
Questo impianto si colloca davvero come l'ultima trovata "geniale" della nostra amministrazione. Nonostante le numerose richieste di chiarimenti, ma soprattutto di garanzie sulla salute di tutti i cittadini della Valdichiana avvenute nel gruppo di Facebook "Sinalunga: no alla centrale a biomasse" (http://www.facebook.com/group.php?gid=111668162211143) devo rilevare come il Sindaco e vari altri personaggi si siano avvitati su spiegazioni riguardo le normative tecniche, piuttosto che fornire pareri sulla sicurezza della centrale a biomasse in questione.

Un passaggio veloce per invitare nuovamente a rispondermi in maniera scientifica sugli argomenti da me proposti e postati: la sicurezza dei cittadini del territorio. Verifichiamo a questo punto se le Istituzioni sono in grado di offrirci la sicurezza che nessun cittadino rischierà la propria salute quando e se questo impianto entrerà in funzione.

Partendo dalle centrali a biomasse leggo divertito che alcuni insinuano che sarei a favore persino delle centrali nucleari sul nostro territorio. Risibile in toto. Il problema da me posto riguarda, ripeto, la certezza che i cittadini di Sinalunga e della Valdichiana non abbino compromessa la loro salute quando e se questo impianto entrerà in funzione.

Un altro punto che mi lascia perplesso riguarda come i novelli custodi della Costituzione e delle Istituzioni non perdano occasione per attaccare altrettante figure istituzionali più in alto di loro. Quella non è un'offesa ad un pubblico ufficiale? Evidentemente no. La loro è una difesa a senso unico e non permettono altri modi di porgere le questioni di pubblico interesse. Tipico che antepongano la superiorità ideologica del collettivo alle ragioni umane del singolo e criminalizzino tutto ciò che sfugge alla logica totalitaria.

Altri sono arrivati pure ad attaccare il protocollo di Kyoto e la conferenza di Copenaghen. Sembra quasi che i capi di Stato che hanno firmato questi accordi internazionali siano dei completi incompetenti sul tema ambientale. Delle due una: o i governanti delle Nazioni europee ed extraeuropee, America compresa (ma Obama non era per loro un simbolo?), non sono competenti, oppure certe piccole figure sinistre non perdono occasione per fare politica, coltivare il loro orticello elettorale e di conseguenza considerare i cittadini dei semplici contenitori di voto.

Leggo divertito anche la risposta dell'Assessore provinciale all'Ambiente Berni sulla Nazione Siena dell'8 giugno 2010. A suo dire Siena e provincia stanno “perseguendo una meta ambiziosa: diventare entro il 2015 il primo territorio nel mondo (nota dello scrivente: letto bene, nel mondo) ad emissione zero di CO2”. Il rischio per la stragrande maggioranza dei cittadini è quello di non capire il concetto. Posto che le centrali a biomasse producono come materiale di scarto ceneri, particolati e CO2 e che in qualsiasi combustione si sviluppa CO2, come è possibile che l’aumento di questi impianti giovi ad abbassarne la soglia? Per tutti chiedo quindi se il signor Berni abbia scoperto una qualche forma alternativa di combustione e nel caso lo pregherei di illuminarci. Tutta Siena e Provincia indubbiamente lo proporrebbero come candidato per il prossimo Nobel alla Fisica. Maggioranza e opposizioni unite.
Ma più modestamente l’Assessore Berni voleva rimarcare il fatto che la Giunta provinciale stia tentando il pareggio delle produzioni di energia “pulita” e “sporca”. Una significativa percentuale della produzione si realizza tramite lo sfruttamento dei ricchi bacini geotermici presenti nell’area meridionale della Toscana, particolarmente il Monte Amiata. Da rilevare che a differenza della geotermia a bassa entalpia (l’entalpia esprime la quantità di energia che un sistema termodinamico può scambiare con l'ambiente), quella industriale in uso allo stato attuale non si configura come eco-sostenibile e sta depauperando il bellissimo territorio dell’Amiata: inquina l’aria e le acque, distrugge le risorse idriche potabili e termali, danneggia l’economia locale. Anche l’energia geotermica per la produzione di elettricità (alta entalpia) non è di fatto rinnovabile in quanto i pozzi geotermici si esauriscono in 5 - 10 anni. Recenti studi della Regione Toscana dimostrano inoltre che la falda idropotabile si è abbassata di oltre 300 metri., mettendo a rischio l’esistenza del più importante serbatoio idrico del centro Italia. Le cause? Determinante l’estrazione del vapore per la produzione di energia (il 30%), poiché il sistema delle acqua termali risulta impoverito e la qualità delle acque è compromessa: aumenta la concentrazione di sostanze inquinanti (arsenico, boro).
Non è una energia pulita in quanto emette sostanze altamente inquinanti: mercurio, acido solfidrico, radon, boro, ammoniaca, con danni alla salute e alla vegetazione. Non rispetta il protocollo di Kyoto, a causa degli enormi quantitativi di CO2 e metano e, come se non bastasse, altre conseguenze sono i fenomeni di sismicità.
Per tutte queste ragioni invito dunque l’Assessore Berni a rifare i conti, stando ben attento a quali forme di produzione di energia considera “pulite” e quali “sporche”. Gutta cavat lapidem (la goccia scava la roccia), come dicevano gli antichi romani. Se lo ricordi signor Assessore.

Voglio anche spiegare le posizioni ed i motivi dell'Ordine del Giorno sulla centrale a biomasse di Sinalunga che sarà presentato al prossimo Consiglio Comunale (sarà mia cura dirvi la data in cui sarà convocato e vi pregherei di partecipare numerosi). Il motivo della mia spiegazione vuole andare oltre alla politica della minoranza - di cui (lo ripeto) faccio parte in qualità di vice-coordinatore del PdL di Sinalunga - perché in questo gruppo rappresento solo me stesso. Ovviamente mi avvalgo degli strumenti a mia disposizione per dare battaglia. Nessuna forma di lotta è possibile al di fuori delle Istituzioni e della politica.
La questione è molto semplice. Numericamente la maggioranza, in quanto tale, ha la possibilità di non opporre resistenza ad una eventuale DIA (Dichiarazione di Inizio Attività) sulla costruzione della centrale a biomasse. La forma di resistenza possibile, anche dopo la convocazione di una Conferenza di Servizi in cui i pareri dei vari Enti interpellati siano risultati favorevoli, consisterebbe nel trovare un'eccezione riguardo alla possibilità che, con la costruzione dell'impianto, la salute dei cittadini risultasse compromessa. Notizie scientifiche in tal senso sono alla portata di tutti con una banale ricerca su Google, piuttosto che su Wikipedia (come roboantemente consigliato dal Sindaco di Sinalunga, ma, ahimé privo di valenze scientifiche) e, normalmente, quando c’è anche solo il dubbio di un danno si negano le autorizzazioni. Agendo invece senza sollevare eccezioni il signor Sindaco e tutti i Consiglieri Comunali che votassero a favore sulla questione riguardante la costruzione della centrale a biomasse, si renderebbero garanti della sua innocuità e, di conseguenza, soggetti a denuncia qualora si sviluppassero patologie collegabili alla centrale stessa.
Torniamo all'Ordine del Giorno proposto dalla minoranza comunale: sarebbe stato controproducente chiedere la non costruzione dell'impianto, perché avremo rischiato uno scontro di natura ideologica e politica sulla questione, senza tenere in primo piano la garanzia alla salute dei cittadini. Questo il motivo per cui viene chiesto l'impegno del "Sindaco e della Giunta a non concedere nulla osta per la realizzazione di detto impianto fino a quando non si sarà individuata una locazione più consona per lo stesso, e fino a quando gli studi scientifici non daranno certezze per la salute dei cittadini in merito alle polveri sottili ed elementi inquinanti contenuti nei fumi di emissione di detti impianti (...) Chiediamo quindi il voto favorevole unanime al presente documento affinchè venga salvaguardata la salute dei nostri cittadini".
Si tratta, in sintesi, di far leva sul senso di responsabilità del Sindaco, che è il garante della salute di tutti i cittadini. Tutti, nessuno escluso

Lo sfruttamento dell'energia solare contro la centrale a biomasse proposta a Sinalunga

Lo sfruttamento dell’energia solare è sicuramente da incentivare, ma soltanto quando si tratta di solare “diretto” e non “indiretto”. Nella prima delle due tipologie l’energia viene ottenuta direttamente dal sole attraverso i pannelli fotovoltaici, nella seconda tipologia si inserisce il discorso delle biomasse, che rappresentano un tipo di sfruttamento indiretto dell’energia solare (crescono per mezzo del sole e devono poi essere bruciate per restituire l’energia “immagazzinata”).
Il solare indiretto, ovvero lo sfruttamento delle biomasse, oltre a riportarci ai problemi relativi alla combustione, possiede un’efficienza nettamente inferiore del solare diretto (un metro quadrato coltivato a pioppi consente un risparmio di appena 0,4 litri di petrolio, mentre se sulla stessa superficie viene posizionato un pannello solare questo produce un risparmio pari a ben 26 litri!).
La coltivazione di pioppo a livello intensivo per la produzione di energia sottrae inoltre terreni alle coltivazioni per l’alimentazione umana.
Esiste la possibilità di stabilire una relazione abbastanza precisa tra il quantitativo di legno prodotto dall'azienda agricola e la quantità di energia producibile utilizzando cippato e stralci di potatura. In base a questa valutazione si può tranquillamente affermare il netto sovradimensionamento della centrale, nella misura di almeno sei volte rispetto allo scarto disponibile in loco, invitandoci a riflettere sulla logica di un’operazione di questo tipo, che renderebbe Sinalunga il centro di raccolta degli scarti provenienti da altre zone. Quanto ai risvolti economici possiamo dire di essere tutti “soci” di questa impresa, in quanto essa viene finanziata con denaro pubblico attraverso i cosiddetti “certificati verdi”, che consentono di vendere l’energia da essa prodotta ad un prezzo nettamente superiore a quello di mercato (se la compagnia produttrice acquista energia già prodotta può abbassare la produzione propria e rimanere al di sotto dei limiti fissati nel protocollo di Kytoo e nella successiva conferenza di Copenaghen, evitando di pagare le conseguenti multe).
Infine per quanto riguarda la classificazione delle biomasse come fonti di energia rinnovabili, vi sono vari dubbi espressi dai più recenti studi, che ritengono inattendibile il loro presunto bilancio “neutro” per quanto riguarda la produzione di anidride carbonica (tanta ne produrrebbero bruciando quanta ne avrebbero consumata crescendo). Le nuove tendenze, in parziale revisione al protocollo di Kyoto, assegnerebbero dunque alle biomasse una percentuale di rinnovabilità non superiore al 70% (stante la necessità di spendere altra energia per trasportarle presso i luoghi in cui verrebbero bruciate).
Il problema risiede nel mercato e nella scarsa incentivazione di questa risorsa, è infatti conveniente acquistare legname dall’estero che costa non più di 5 euro al quintale, contro i circa 8 euro del legname nazionale. In "virtù" di queste distorsioni del mercato nei paesi emergenti vengono distrutti ettari di foreste secolari per produrre cippato, che poi viene esportato nei paesi più industrializzati come l’Italia, producendo enormi danni all’ambiente e rendendo insostenibile l’operazione anche a livello energetico (l’energia impiegata per il trasporto è talvolta superiore a quella prodotta dalla combustione di questo legname).
Questa situazione è favorita proprio dall’incentivazione delle centrali a biomasse sul modello di quella proposte in tutta Italia, che rappresentano soltanto un grande business per gli imprenditori, allettati dagli elevati incentivi elargiti dallo stato per l’energia prodotta con queste fonti.
Occorre a questo punto distinguere il concetto di pericolo da quello di rischio.
Si definisce pericoloso ciò che è in grado di arrecare danno alla salute umana. Ciò che è pericoloso diventa rischioso quando si verifica l’esposizione dell’uomo al pericolo stesso. In base a questo concetto un vulcano su un’isola deserta, pur pericoloso, non sarebbe rischioso, in quanto non vi sarebbe esposizione da parte di nessun uomo a questo pericolo. In seguito all’esposizione ad un rischio può verificarsi un danno. Concludendo il rischio è matematicamente il prodotto tra la frequenza di accadimento del danno e l’entità del danno stesso. Un mito da sfatare riguardo alla pericolosità di determinati agenti è rappresentato dalla concezione per la quale ciò che è “naturale” non sia pericoloso. Niente di più falso, poiché in natura esistono diverse sostanze pericolose per la salute umana. Pertanto, ricollegandoci al discorso biomasse, bruciare legno (elemento naturale) è sicuramente pericoloso. Diventa rischioso quando se ne brucia in grandi quantità, come nella centrale in progetto, pertanto si espone tutta la popolazione all’azione di tutte quelle sostanze che da numerosi studi risultano dannose per la salute. Come è possibile ridurre questo rischio? Il rischio si riduce riducendo l’esposizione. In questo caso va ridotta l’esposizione ai fumi della centrale. Questo è possibile riducendo la quantità di sostanze inquinanti presenti nei fumi stessi, mediante filtraggio. Tuttavia gli studi dimostrerebbero che talune sostanze ritenute cancerogene per l’uomo esplicherebbero la loro azione indipendentemente dalla frequenza di esposizione alle stesse. In ogni caso i tipi di filtri adottati nella centrale in costruzione non sono in grado di trattenere le polveri più sottili, le cosiddette nanoparticelle, che penetrano in profondità nei nostri polmoni e possono entrare in circolazione andando a colpire qualsiasi organo del nostro corpo.
Dobbiamo fare un passo avanti nella definizione del concetto di salute, che non coincide più con il non manifestarsi della malattia e nemmeno con il benessere psicofisico dell’individuo, ma più ampiamente la salute è classificabile come l’assenza dei fattori di rischio. Il rischio può essere ridotto facendo prevenzione primaria (da parte dei tecnici, che riducono i fattori di rischio) e secondaria (da parte dei medici, che possono ridurre i tempi della diagnosi e migliorare l’assistenza sanitaria). Un rischio può anche essere accettato, se i benefici (ad esempio economici) che si traggono fanno dimenticare il rischio stesso. Rimane tuttavia da chiedersi se abbia un senso “vendere” la salute, quando è noto che la salute non ha prezzo.
Tra gli inquinanti contenuti nei fumi che produrrà l’ipotetica centrale vi sono composti del cloro, metalli pesanti (che sono presenti, anche se in percentuali minime, nel legno di pioppo). Vi sarà inoltre una notevole produzione di SOx ed NOx (questi ultimi sono tra l’altro precursori del PM 10, ovvero possono innescare nell’aria delle reazioni chimiche che portano successivamente alla formazione delle particelle sottili). In accordo a ciò per gli ossidi di zolfo e di azoto sopra citati potrebbero esserci dei superamenti dei limiti imposti, soprattutto nelle ore notturne, quando i movimenti dell’aria sono più limitati (durante la cosiddetta “calma di vento”).
Nel piano industriale presentato riguardo le emissioni mancano gli studi sulle concentrazioni di cloro e metalli pesanti. Infine non sono stati compiuti studi approfonditi riguardanti lo sfruttamento delle falde acquifere per il raffreddamento delle turbine. Andrebbero analizzate attentamente le conseguenze di prelievi, scarico in fognatura e immissione in atmosfera di grandi quantità di vapore che potrebbero portare all’alterazione del microclima.
In conclusione il progetto proposto per Sinalunga appare nettamente sovradimensionato per le esigenze del proponente e per lo sfruttamento eccessivo del territorio, con un bilancio di impatto ambientale fortemente negativo.

Il vuoto incartato. Per chiarire il mio pensiero su Fini

Il vuoto incartato è la memorabile definizione che Craxi diede di Fini negli anni ottanta. Terribilmente attuale, anche se il problema oggi è un altro, cioè capire chi c'è dietro Fini. Rilevata l'assoluta evanescenza dei suoi fedelissimi gli troviamo due salvagenti in quei poteri forti, che, ai tempi di Tatarella, lui stesso combatteva e in una svendita dei propri ideali alla sinistra in nome di un "utile idiotismo", oggi più che mai a lui congeniale. Infatti se provasse a fare un partito mettendo nel programma i temi del voto agli immigrati, biotestamento, laicità e nozze gay, con l'inizio della campagna elettorale affonderebbe senza scampo alla prima onda. Una sola cosa avrebbe invece dovuto dire oggi per riconquistare la base oramai perduta: annunciare di aver ritrovato i vecchi ideali per cui i cittadini avevano imparato a credere in lui e a votarlo. Inutile prendersela con la Lega. Nella realtà di oggi la si può superare solo facendo politica sul territorio, non con la giacca e la cravatta che Fini ed i suoi degni epigoni amano indossare. Gianfranco rappresenta solo il triste rigurgito di uno squadrismo che non può e non deve avere diritto di cittadinanza nel PdL.
Benvenuti a tutti nel mio blog. So che molti si chiederanno il perché ho voluto chiamarlo "Il pensiero individualista": coincide con il motivo stesso del mio impegno in politica; quella politica fatta fra la gente e per la gente, per la tutela del territorio dove viviamo, della libertà, della salute e del pieno sviluppo dei cittadini, secondo il principio per cui le persone e le comunità devono avere il diritto di realizzare una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato, grazie all’iniziativa personale di ogni suo componente. Considero la vera Libertà, quella che rende ogni persona responsabile delle proprie azioni, in accordo con la propria coscienza, di fronte alla comunità a cui appartiene ed alle generazioni future, le quali devono essere poste nelle condizioni di vivere in armonia con l’ambiente naturale, perché ogni essere umano è chiamato ad amministrare i beni naturali con saggezza e non sulla base dei suoi specifici interessi. Dall'anteporre la superiorità ideologica del collettivo alle ragioni umane del singolo nasce, invece, la criminalizzazione di tutto ciò che sfugge alla logica totalitaria, che si manifesta nell'ottusa e premeditata volontà di schiacciare ogni forma di individualismo, considerato la fonte del pensare e del vivere borghese. Ogni individualismo, in questa ottica, non può che essere reazionario e non può che produrre soggetti antisociali, che necessitano, per l'appunto, una rieducazione nei campi di lavoro, o nelle comuni agricole, o negli altri luoghi pedagogici attrezzati allo Scopo. In piena antitesi rispetto al mio pensiero non può che stare il comunismo, che, come ogni vero totalitarismo, costringe gli individui alle proprie finalità soltanto con la forza, pretendendo che la loro sottomissione diventi pubblico riconoscimento dell'errore e accettazione convinta della propria conversione al credo catechistico del Libretto Rosso.